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Nella ricorrenza del centenario dalla morte, il libro è un omaggio al genio ironico e satirico di Olindo Guerrini (Forlì, 1845 – Bologna, 1916), meglio conosciuto con lo pseudonimo di Lorenzo Stecchetti, poeta in dialetto romagnolo, o anche Argia Sbolenfi, Mario Balossardi, Mercutio, Bepi.Amico di Giosuè Carducci, Corrado Ricci, Luigi Rava e Pellegrino Artusi, il Guerrini seppe animare con spirito goliardico la vita culturale emiliano-romagnola e italiana di fine Ottocento, tra polemiche anticlericali e beffe letterarie che ancora oggi conservano vigore. Il testo, ricco di fotografie dell’epoca e affiancato da riflessioni sull’eredità attuale di Olindo Guerrini, riprende esattamente quello del volume pubblicato da Nicola Zanichelli subito dopo la sua morte, contenente una raccolta di saggi critici e memoriali scritti da suoi amici e colleghi. Non manca un rarissimo racconto degli anni giovanili scritto da Guerrini medesimo.
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Ogni casa ha un profumo originale, quello che nasce dalla propria cucina, dalle pietanze appena sfornate, dalla frutta matura sui vassoi. Profumi che aprono le porte del cuore alle emozioni e ai ricordi più remoti. In Profumi di casa mia, l’autrice ci racconta i segreti dei suoi piatti e ci fa percorrere un viaggio di sapori, di colori e, soprattutto, di profumi perché l’esperienza in cucina di Mariavittoria è fatta di sensibilità, di attenzione ai particolari, di raffinatezza, di amore per il gusto e di sollecitazioni di tutti i sensi. Il libro è un tranche de vie di Mariavittoria, ma potrebbe essere quello di ognuno di noi perché la sua storia è la storia di tutti.
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Il libro contiene 146 ricette raccolte nei decenni da una famiglia nobile emiliana nell’arco di cinque generazioni. Il libro è suddiviso in sezioni che ripercorrono un ideale pasto completo: zuppe, minestre, primi, secondi, torte salate, paste lievitate, salse, contorni, verdure gratinate, ricette base. È uno spaccato di cultura culinaria, non solo regionale, ma soprattutto uno strumento per ricreare ricette antiche, tradizionali e originali.
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Amalia Moretti Foggia della Rovere, medico pediatra, tenne sotto diversi pseudonimi, a partire dal 1927, alcune rubriche sulla Domenica del Corriere e Il Corriere dei Piccoli. Fu il dottor Amal, esperto di piante e medicamenti, ma soprattutto Petronilla, donna di casa il cui motto era “mangiar bene con poco”. Numerose donne impararono a cucinare grazie ai suoi suggerimenti, raccolti anche in un libro del 1939, Ricette di Petronilla che in questa pubblicazione viene riprodotto fedelmente nei contenuti. Si tratta di ricette per ogni occasione, dai primi piatti alle pietanze di carne, pesce e verdura, per concludere con dolci, marmellate e liquori. Una lettura leggera e interessante che ci consente di portare lo sguardo, oltre che sulla tecnica culinaria, anche sulla società borghese di inizio secolo. Un salto nella storia, raccontata dal cuore pulsante di ogni famiglia italiana: la cucina.
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La storia del complesso conventuale del San Domenico a Forlì si intreccia per secoli con le vicende artistiche e sociali della città, fino ad assumere negli ultimi anni, dopo un lungo periodo di decadenza, un grande rilievo culturale e civile grazie all’intervento di restauro svolto sia nel convento che nella chiesa adiacente. Questo volume illustra in maniera accurata l’importante opera di restauro che è stata compiuta, tramite le voci di professionisti e studiosi che si sono presi cura del monumento per restituirlo alla città in tutto il suo splendore.
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Loris Camprini è un uomo con una grande passione nella vita: la moto, due ruote che corrono sull’asfalto per le strade del mondo. In una vita a cavallo delle sue (tante!) moto ha percorso un milione di chilometri, una cifra che appare smisurata ma che nelle sue parole è fatta di piccoli avvenimenti, di emozioni indimenticabili e di luoghi lontani dagli itinerari turistici convenzionali. E così il libro si dipana come un omaggio per parole e immagini alla libertà delle due ruote, all’amore per la vita che non sempre è felice ma che comunque continua e va vissuta fino all’ultima emozione.