di Elisabetta Marsigli
Ph. Luca Toni
Nel 2013 i giovani studenti della maestra Mirella Moretti idearono un fumetto dedicato a Liliana Segre: oggi quel fumetto è alla seconda ristampa ed è un punto d’orgoglio per la maestra ormai in pensione.
Solidarietà e tolleranza sono temi importanti da trasmettere ai più piccoli e il ruolo di insegnante è determinante per riuscire a stabilire un rapporto che leghi la conoscenza all’emotività: Mirella Moretti, oggi in pensione, ha fatto un lavoro straordinario con i bambini della 5° elementare della Scuola Primaria O. Giansanti di Pesaro che, nel 2013, hanno realizzato un fumetto dedicato a Liliana Segre.
“Anche se non fa parte del programma didattico delle elementari, ho pensato fosse importante trasmettere ai bambini alcuni valori fondamentali e quello della Shoa è un argomento che ho sempre trattato con loro,” racconta Mirella. “La storia di una bambina senza colpe, ma non per questo sottratta a un destino di sofferenza e dolore li ha coinvolti in un percorso prima emotivo e poi cognitivo. Inoltre, avere a che fare direttamente con la protagonista e poter ascoltare dalla sua voce la testimonianza diretta, ha fatto capire loro l’importanza di diventare messaggeri, divulgatori di memoria che dalla generazione che è in possesso del passato si trasmette a quella successiva.”
Liliana e la sua Stellina è la storia di una bambina raccontata dai bambini ai bambini, ma è un libro che parla a tutti: “La modalità del fumetto, del disegno, ho pensato che fosse il modo più immediato di comunicazione e mi auguro che questo tipo di approccio possa essere utile ad altri insegnanti che intendono affrontare il tema, un contributo allo sviluppo del senso civico.” Una storia drammatica, raccontata dai bambini ai bambini, come solo loro sanno fare. Con parole semplici e dolci, per esprimere l’indicibile e per diventare messaggeri di memoria.” Quando il fumetto fu presentato a Pesaro nel 2013 anche in forma scenica fatta dagli stessi bambini, coordinati da Lucia Ferrati e dalla maestra, la signora Segre era visibilmente commossa nel rivedersi bambina e commentò: “Oggi sono la nonna di me stessa.”
“Sono molto grata all’editore che è stato coraggioso a intraprendere la stampa del fumetto, definendolo di delicatezza estrema e rigore storico da fare invidia a molti altri testi,” conclude Mirella. A 7 anni di distanza, è uscita a gennaio scorso la ristampa di questo volume – tuttora depositato e catalogato in numerose biblioteche tra queste la libreria di Amsterdam di Anna Frank e lo Yad Vashem di Gerusalemme, il più grande Memoriale della Shoah – ed è ora disponibile nelle librerie e nel sito della People editore.
Articolo pubblicato su Pesaro IN Magazine 01/2020