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A cavallo tra un anno che va a chiudersi e uno che inizia, alla fine di questo primo decennio “targato” 2000. Ci congediamo da un 2009 difficile, nella speranza di un 2010 anche solo più positivo. Questo è il semplice, ma non banale, augurio che tutta la redazione fa ai lettori.
Ma presentiamo questo ultimo numero: la rivista si apre con un artista che non fa per la prima volta capolino su queste pagine. Ma ha meritato un secondo più approfondito incontro. Perché se nella prima occasione ci occupammo di Claudio Casadio per il successo degli spettacoli teatrali per bambini e ragazzi che portava (e continua a portare) per l’Italia e l’Europa, allestiti da Accademia Perduta, di cui l’attore è fondatore insieme a Ruggero Sintoni, oggi il suo volto appare in copertina per l’imprevedibile ma altrettanto meritato successo che ha ottenuto al suo debutto sul set. Con L’uomo che verrà, film di Giorgio Diritti dedicato alla strage di Marzabotto, presentato a Roma lo scorso autunno e che tra poco uscirà nei cinema, Claudio ha fatto centro al primo ciak. Il film è piaciuto, lui è piaciuto. Un successo al festival capitolino, che auguriamo si possa replicare al botteghino.
Ma Casadio è solo il primo di un’interessante rassegna di volti e storie che prosegue su queste pagine. Valentino Montanari, mosaicista sui generis, ci ha raccontato la sua arte, che realizza nel suo studio a Bagnacavallo. In un altro laboratorio, più “gustoso”, siamo andati a trovare la maestra del cioccolato Elisa Leonardi, innamorata del cibo degli dei e delle sue mille varianti, che poi promuove a Ravenna e in numerose docenze in Italia. Un laboratorio
che racconta fatica, sforzo, sofferenza e gloria, è lo studio dove abbiamo incontrato Gino Maioli, custode dei muscoli di tanti campioni del ciclismo e della pallavolo, le due discipline che, da anni, segue con inesausta passione.
Ma, ovviamente, essendo in distribuzione a cavallo delle feste, non potevamo non dare a queste spazio. Innanzi tutto prendendo in esame come, anche le nostre località di mare stiano incrementando il loro impegno per ravvivare anche questo periodo, “destagionalizzando” la loro proposta. C’è chi da anni insiste su questo (vedi Cervia) chi ha iniziato più di recente, come Marina di Ravenna, dove anche grazie all’impegno di alcuni stabilimenti balneari, si sta combinando qualcosa di buono. Infine, la fine d’anno tra famiglia e viaggi è quello che emerge dalle storie di alcuni ravennati illustri che, sfogliando l’album dei ricordi delle feste ci hanno raccontato, al contempo, come passeranno, queste giornate “di mezzo” tra un anno e l’altro. Appuntamento al 2010!

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