“Chi sono io? come mi chiamo? dipende da chi mi fa questa domanda… se è un amico, se è mattina, pomeriggio o sera, se sono arrabbiato, polemico, triste o allegro… o se ho fame, sete… o voglia di far l’amore…”
Il racconto della vita di Olindo Guerrini, all’apparenza borghese, era un insieme di sfaccettature, di angolazioni,
di cassetti segreti, di desideri prorompenti. Una vita dedicata alla cultura, agli studi, un po’ grigia.
Ma la sua testa era un arcobaleno di colori.