di Alice Muri
Ph. Leo Mattioli
Emanuele Gambini ha iniziato una carriera di maratoneta quasi per caso, e non senza colpi di scena. Il suo sogno? Festeggiare il cinquantesimo compleanno con la Maratona di New York.
Oltre 50 maratone all’attivo. Numerosi titoli conquistati in soli 7 anni, tra cui 2 medaglie d’oro: la prima nel 2016 in occasione del Campionato europeo di Triathle di Setubal, in Portogallo; la seconda ai mondiali di Triathle Master a Viveiro in Spagna, l’anno successivo. È questo il ricco palmares di Emanuele Gambini, orafo nella vita, con una passione sfegatata per la corsa.
Emanuele, come è nata questa passione?
“Fin da piccolo mi sono cimentato in diversi sport, tra cui pallanuoto, pallavolo, tennis, baseball e il calcio, che mi rapì per quasi 20 anni. Poi nel 2009, un po’ per una scommessa con me stesso e un po’ stimolato da un cugino che aveva corso la maratona di New York, decisi di correre i miei primi 42 chilometri e 195 metri a Firenze (che portai a termine in 4 ore e 15 minuti). Da lì nacque una vera e propria passione per la corsa, che mi ha portato a correre 15 maratone e più di 20 mezze maratone fino al gennaio 2013 quando, vista l’insorgenza di un grosso problema ai talloni, decisi di passare al Triathlon. Così iniziai a praticare nuoto e ciclismo.”
Una nuova impresa…
“Una durissima impresa, resa ancor più dura da un incidente che mi capitò proprio durante un allenamento. Stavo percorrendo in bicicletta il tragitto Pesaro-Riccione, quando purtroppo un automobilista distratto mi travolse. Da lì iniziò un calvario di 6 mesi tra operazioni, visite e giorni di sconforto, visto che si era prospettata la possibilità di non poter più tornare a correre. Riiniziando però alcuni allenamenti conobbi Raoul Rossi, presidente della società di Pentathlon Asd Gabbiano di Pesaro, che mi propose di fare alcune competizioni internazionali percorrendo distanze più brevi. Da quel momento riiniziò la mia carriera di maratoneta.”
Con quali risultati hai chiuso il 2019?
“È stato un anno ricco di soddisfazioni perché ho vinto una medaglia di bronzo nella disciplina del biathle e una medaglia d’oro nel triathle in occasione del campionato europeo master a Madeira. Poi il massimo risultato inaspettato, con la vittoria del campionato del mondo master di Laser-run (corsa e tiro) a Budapest.”
Quali sono gli appuntamenti del 2020?
“A luglio con i campionati europei di biathle e triathle a Barcellona e ad agosto con i campionati mondiali di biathle e triathle di Weiden in Germania.”
Qual è il tuo sogno nel cassetto?
“Quello di poter partecipare a novembre alla maratona di New York. Sarebbe la mia trentesima maratona in carriera e sarebbe il regalo perfetto per i miei 50 anni, che compirò a dicembre di quest’anno.”
Articolo pubblicato su Pesaro IN Magazine 01/2020