di Simonetta Campanelli
Questa estate al Castello di Granarola il tramonto sarà ancora più magico grazie ai tanti appuntamenti della rassegna ideata da Marco Morosini, tra aperitivi, musica e degustazioni.
È molto probabile che Dante Alighieri quando scriveva Nullo sensibile in tutto lo mondo è più degno di farsi essemplo di Dio che ‘l sole, si trovasse nel Parco naturale del San Bartolo e stava mirando il paesaggio collinare all’ora del tramonto, dal magico Castello di Granarola dove, ogni giovedì dalle ore 18:00 e per tutta la stagione calda, si celebra il sole con l’aperitivo più esclusivo dell’estate. È un rito rigenerativo per l’anima e lo spirito accompagnato dal cibo degli dei. Con questa idea Marco Morosini ha voluto omaggiare il sole con una serie di appuntamenti nel Castello di Granarola, immerso nel verde e con vista mozzafiato sulla riviera. Tra tutti gli spettacoli della natura il tramonto è forse uno dei più apprezzati e sicuramente il più romantico: il sole che cala, svanisce e scompare ha da sempre esercitato una grande attrazione sull’appassionato pubblico di sognatori. Il tramonto ha ispirato tanti artisti, poeti, scrittori, musicisti che gli hanno dedicato un’inesauribile raccolta di opere nelle espressioni artistiche più disparate. Letterati, intellettuali, compositori di ogni tempo citano il sole e il tramonto, con un linguaggio universale: Non c’è niente di più musicale che un tramonto diceva Claude Debussy; Victor Hugo scriveva C’è nel giorno un’ora serena che si potrebbe definire assenza di rumore, è l’ora serena del crepuscolo; recitava Pablo Neruda E ti bacio la bocca bagnata di crepuscolo.
In questo clima di poetica e suggestione gli ospiti, che partecipano agli eventi Follow the sun (sulle note musicali di Xavier Rudd) sono comodamente stesi tra tappeti e cuscini policromi, firmati Brandina. Coccolati dal tepore dell’attimo prima che precede la sera, si degustano una selezioni dei migliori vini e birre del territorio con la Crescia di Granarola (una focaccia fatta con impasto idratato composto da farine di grani romagnoli e marchigiani con lievito madre naturale). L’originale antica ricetta è stata riscoperta dallo chefTomas Morazzini che, seguendo rigorosamente la tradizione dell’epoca, la cuoce nel forno artigianale di mattoni, alimentato con legna di quercia e acacia. Cotta al momento, la fragrante crescia, viene servita con tre tipologie di farcitura: crudo sgambato di Macerata Feltria insaporito da crema di melanzane con erbette aromatiche dell’orto di Natasha; con pomodorini al gratin e burrata cremosa; con sardoncini al pane profumato, squacquerone, rucola e cipollina in agro-dolce. Affianca lo chef Tomas, la fedelissima Natashaproprietaria della storica osteria Il Melograno di Granarola.
Marco, insieme alla moglie Barbara e alla figlia Margherita e con tutto lo staff del Castello di Granarola, propongono un brindisi di Brut metodo classico rosato, e un sentito applauso al calar del sole in onore alla bellezza della natura.
Articolo pubblicato su Pesaro IN Magazine 01/2020