di Anna Chiarini
Una raccolta fondi aiuta Giorgia Gurioli, ricercatrice dell’Irst di Meldola, a continuare i suoi studi sui marcatori tumorali delle piastrine in uno dei centri più avanzati al mondo.
Permettere a Giorgia Gurioli, giovane ricercatrice cesenate dell’Irst di Meldola, di trascorre un mese ad Amsterdam, in uno dei principali centri di ricerca al mondo, per continuare i suoi studi sui marcatori tumorali e portare in Romagna nuove competenze nella lotta al tumore al rene. È l’obiettivo della raccolta fondi dal basso, Reniamo Insieme, lanciata dall’Associazioni Giovani CCR sul portale ideaginger.it. L’iniziativa punta a raccogliere 5.000 euro con il sostegno dei tanti che vorranno contribuire con una donazione, secondo la logica del crowdfunding (dall’inglese folla e finanziamento) che si basa proprio sull’azione collettiva per reperire risorse da destinare a progetti meritevoli.
“Mi occupo di tumore al rene e in particolare di individuare nuovi marcatori tumorali: molecole specifiche molto importanti per monitorare la malattia, predire la prognosi e valutare la risposta dei pazienti alle terapie oncologiche,” spiega Giorgia. “Al VU University Medical Center di Amsterdam la ricerca sui marcatori tumorali, e in particolare su quelli presenti nelle piastrine, è tra le più avanzate al mondo. Apprendere le loro metodiche di biologia molecolare e portarle nel mio lavoro di biologa ricercatrice all’IRST di Meldola sarebbe molto importante non solo per me, ma per dare speranza alle tante persone affette da questa malattia. Se la situazione sanitaria lo permetterà, vorrei partire già in autunno.”
Ogni anno, in Italia sono circa 12.000 le persone che si ammalano di tumore al rene, di cui 315 solo in Romagna. La ricerca sta facendo passi avanti sul fronte delle terapie personalizzate, ma la strada è lunga e servono tempo e soprattutto fondi.
“Giorgia fa parte della nostra associazione,” dice Chiara Bedei dei Giovani CCR, “e quando abbiamo saputo di questa necessità non abbiamo esitato a scendere in campo per darle una mano. L’Irst di Meldola è un’eccellenza della nostra sanità e un punto di riferimento per la cura dei tumori in tutta la Romagna, ma i fondi per la ricerca, lo sappiamo, sono sempre troppo pochi anche se oggi sono più che mai fondamentali. Per questo, Giorgia ha bisogno dell’aiuto di tutti per continuare i suoi studi e contribuire a migliorare le cure per il tumore al rene.”
Ogni anno, in Italia sono circa 12.000 le persone che si ammalano di tumore al rene, di cui 315 solo in Romagna. La ricerca sta facendo passi avanti sul fronte delle terapie personalizzate, ma la strada è lunga e servono tempo e soprattutto fondi.
Si può contribuire alla raccolta fondi – che è stata prorogata fino al 31 agosto 2020 –anche con piccole somme che però, tutte insieme, potranno contribuire a raggiungere l’obiettivo. Tutte le modalità per donare sono reperibili sul sito www.ideaginger.it
L’iniziativa rientra nel progetto Coltiviamo Buone Idee del Credito Cooperativo Romagnolo, che aiuta enti e associazioni del terzo settore a raccogliere fondi per realizzare progetti ed eventi culturali, civici e sportivi, offrendo la possibilità di fare un vero corso formativo sul crowdfunding con gli esperti della piattaforma digitale Ginger. Sono oltre 37 i progetti selezionati e sostenuti da CCR nelle quattro edizioni del progetto, che hanno raccolto online circa 96mila euro grazie a 2.466 donatori.
Raccolta fondi civica per dare nuova vita alle Scalette di Cesena
Un’alternativa meno faticosa, che alleviava le fatiche del pellegrino diretto verso l’Abbazia del Monte, ma anche un luogo del cuore ancora pienamente vissuto dai cesenati, che la percorrono in particolare per raggiungere il Monte nel giorno dell’Assunta, il 15 agosto. Questa è la via delle Scalette, un antico tesoro fatto di ciottoli e gradini, e anche un incantevole corridoio storico-paesaggistico, che parte dai Giardini pubblici (un tempo gli orti della chiesa di San Michele Arcangelo) e termina sulla sommità del Colle. Utilizzata da circa mille anni, se ne trova traccia anche nella collezione degli Ex Voto, conservati nell’Abbazia. In particolare nelle tavolette 659 e 660 dove è raffigurato un paesaggio realistico e analitico, in cui si riconosco i gradini. Negli Ex Voto si ritrova anche l’edicola, chiusa oggi da una cancellata, che conserva una pregevole ceramica: l’Annunciazione dell’artista cesenate Giannetto Malmerendi. Per restaurare la via, simbolo di rinascita e di aspirazione verso qualcosa di più alto, che assume un valore ancora più grande in questo particolare momento storico, è stata da poco avviata una campagna di crowdfunding, ovvero una raccolta fondi online dal basso per coinvolgere tutta la cittadinanza. Obiettivo è raccogliere 100.000 euro, da destinare al progetto di recupero che prevede la sistemazione di diversi tratti danneggiati dal tempo e dagli eventi bellici della Seconda Guerra Mondiale e il posizionamento di una Via Crucis dell’architetto Ilario Fioravanti. Il progetto, del valore di 250.000 euro, prevede l’intervento del Comune di Cesena per i restanti 150.000. Per contribuire basta andare sul sito www.ideaginger.it, selezionare il progetto “Passo dopo Passo, diamo nuova vita alle Scalette” e scegliere la cifra da donare e la modalità per farlo. La raccolta fondi è promossa dal Comune di Cesena e dalla Diocesi di Cesena Sarsina, in collaborazione con Credito Cooperativo Romagnolo e su proposta delle associazioni cesenati Benigno Zaccagnini e Società Amici del Monte.
Articolo pubblicato su Forlì-Cesena IN Magazine 02/2020